C' era qualcosa che inspiegabilmente gli si accendeva dentro, toccando un misterioso tasto dolente della sua vita.
Un film, solitamente. Una madre, un padre, un litigio, una perdita. La paura di una perdita, ancora.
Le lacrime versate quella notte sul letto dei genitori, tra le braccia della nonna con un fratello troppo piccolo per capire, erano, dopo otto anni, ancora sedimentate sulle sue guance, a solcarle, come fan i fiumi sul terreno troppo debole per resistere.
Quelle in macchina, un bagagliaio, una spiegazione, la realtà nuda e cruda sbattuta in faccia.
Quelle del pomeriggio stesso, quando un tentativo di sfogo calcistico era fallito, lo sguardo fisso tra le nuvole, a cercare dove mai fosse andato nonno.
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