"Quindi, potrei solo dirti di vivere più che puoi, di essere curioso, e anche di leggere molto, moltissimo, tutto quello che ti capita: perchè è come il mare: c'è solo da navigare molto con altri per imparare poi a tenere il timone. "

lunedì 4 giugno 2012

Adulare ortiche di deserta gleba

-Dormito bene, Rod?
Albert dovette aspettare un paio di minuti prima di ottenere una risposta soffocata da uno sbadiglio..
-Si, forse. Ho fatto un bel sogno, un bacio, mi pare, lei, sicuramente. Ma era solo un sogno, un fottutissimo sogno.
-Come era solo un sogno?
  Sono importanti sai, i sogni..
-Ma smettila con le tue fantisticherie. Un sogno è un sogno. La vita è un altra cosa, i sogni non sono la      realtà, Albert.
-Ma che male c'è a pensare che lo siano?
 I sogni, dico. Potrebbero far parte della tua vita anche i sogni. O essere la tua vita.
 E' affascinante no? Irrazionale, ma affascinante.
-Ma ti senti?
-Si
- ...
-Ma è affascinante!
-Anche una bionda è affascinante, Albert, sarebbe ora che iniziassi a pensare alle donne e smetterla con le tue cazzate

Restavano sempre in sospeso le loro discussioni, Albert viaggiava con la mente, Rod affrontava la realtà così com' era. Per quanto dura e monotona fosse non si lasciava illudere dai sogni o dai tentativi di evadere dalla realtà.

-C'è chi ne fa la collezione sai, di sogni.
Rod si era acceso una sigaretta e fumava nervoso. Gli sbuffi di fumo, così chiari e leggeri, andavano a dissolversi in alto, verso l' infinito.
Come fanno i sogni, penso.
Una nuvola, un pensiero gassoso, che ti raggiunge e poi fugge, in cerca di un altro sognatore.
Me li sono sempre immaginati così, i sogni.

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